venerdì 22 maggio 2015

Sviluppare la Forza Monopodalica



Ciao Amici,
Abbiamo già accennato, nei precedenti articoli, relativamente all'Importanza di allenare la parte inferiore del corpo. Oggi vogliamo parlare dello sviluppo della forza monopodalica, perché è fondamentale allenarla e quali sono le metodiche più efficaci per farlo.
Prima di introdurre tutto ciò, dobbiamo necessariamente comprendere che la maggior parte dei gesti che facciamo nella vita quotidiana avvengono mentre siamo in appoggio su una gamba alla volta; pensiamo al correre come ad una serie di balzi orizzontali. In Egual modo pensiamo ad uno sport qualsiasi e ci accorgeremo che anche qui tutto avviene in stance monopodalica (l'unica eccezione è data dal canottaggio,nel quale entrambi i piedi sono a terra).

Una volta compreso questo punto possiamo immaginare l'importanza che abbia allenare le gambe una per volta e riconsiderare gli esercizi eseguiti in stance bipodalica che risultano quindi avere un transfert funzionale inferiore. L'allenamento ad una gamba promuoverà una maggiore crescita muscolare e maggiore forza in quanto coinvolge più muscoli. Oltre ad attivare in principali muscoli motori, dobbiamo attivare quelli stabilizzatori e neutralizzatori , necessari per mantenere l'equilibrio. Se negli anni passati questo tipo di allenamento non è stato molto considerato , a favore del solo allenamento bipodalico,  perche ci siamo trovati con cosi tanti infortuni del Legamento crociato anteriore e abbiamo cosi tante schiene malandate? la risposta è tutta nel monopodalico, il miglior modo per prevenire gli infortuni alle ginocchia e di evitare problematiche alla schiena.

Classificare gli esercizi monopodalici significa suddividerli come ginocchio dominanti e anca dominanti. Vanno ,inoltre , distinti come statici e dinamici.
Gli esercizi statici sono quelli che avvengono in assenza di movimento(i piedi non si muovono) e possono essere ulteriormente suddivisi in:

-Statici con supporto, in cui la gamba che non lavora è in contatto col suolo o con una panca (split squat,squat laterale, squat rotatorio). Non ci è un azione attiva dei rotatori dell'anca ,gluteo medio e adduttori nella stabilizzazione del femore. Sono una perfetta introduzione al lavoro monopodalico e sono eccellenti per allenare la flessibilità.

-statici senza supporto, in cui il lavoro avviene senza dare modo alla gamba che non lavora di toccare il suolo o qualsiasi tipo di appoggio (pistols squat, skater squat). Sono esercizi triplanari in quanto il movimento può avvenire sul piano sagittale ma gli stabilizzatori e i neutralizzato di possono lavorare contemporaneamente sul piano trasversale e frontale. Producono un'azione fondamentale sul ginocchio come stabilizzatore.

Gli esercizi dinamici avvengono in presenza di movimento. Il corpo è traslato sul piano sagittale o frontale o trasversale. Producono un maggiore indolenzimento e vanno impiegati con accortezza. Devono seguire la versione statica di circa 3-4 settimane. Vengono comunemente chiamati affondi e possono essere eseguiti su diversi piani e con diversi attrezzi (trx, slideboard,valslide).

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